Comunicazione multimediale in farmacia fra nuovi servizi e interattività
I clienti che entrano in farmacia hanno tutti le stesse esigenze? Assolutamente no. C’è chi ha bisogno di una consulenza, chi di un farmaco chi di prenotare una visita o informarsi sui servizi sanitari disponibili.
Ci sono anche clienti che bypassano tutti questi strumenti e cercano direttamente il farmacista e il suo supporto professionale.
Spesso semplicemente la sua comprensione e il “sostegno psicologico”. Ma ci sono anche tante attività integrate con il gestionale che un display in un totem può consentire in autonomia che garantiscono un risparmio di tempo al cliente ma soprattutto al personale della farmacia.
Se si vuole stare al passo con i tempi e creare una più rapida connessione con i propri clienti, la parola d’ordine non può che essere multimedialità.
La comunicazione multimediale ha interessato negli anni diversi settori e il suo sviluppo è stato amplificato dal proliferare di strumenti e apparecchiature sempre più tecnologiche, interattive e supportate da svariate e innovative App.
Mostre, musei e concerti, anche l’arte in ogni sua forma ed espressione è diventata multimediale.
Un’interconnessione in grado di facilitare la diffusione di informazioni e veicolare un messaggio generico o specifico per un determinato target.
Multimedialità, ovvero l’utilizzo di più medium quindi più canali sensoriali, visivo, attraverso il testo, le immagini e la grafica accattivante, uditivo con l’impiego di audio e in alcuni casi anche olfattivo.
Si può entrare in farmacia e ascoltare un sottofondo musicale, trovare un totem con un display e monitor per la videocomunicazione. Sentire un buon odore, collegare uno smartphone o utilizzare l’App della farmacia per accedere alla raccolta punti.
Tutto questo è ormai realtà in molte farmacie e contribuisce ad arricchire l’esperienza d’acquisto.
Digital Signage ormai accessibili anche ai piccoli retailer e che diventano sempre più funzionali per chi è alla ricerca di informazioni utili, facilitando l’interazione con servizi presenti in molte farmacie come l’eliminacode o la prenotazione di prestazioni sanitarie.
A fare scuola ci ha pensato ancora una volta la Grande Distribuzione Organizzata. Abbiamo visto come Tesco, una delle catene di supermercati più importanti al mondo, già nel 2011 in Corea, consentiva ai propri clienti di fare la spesa in metropolitana.
Utilizzando il sistema HomePlus, attraverso maxi-schermi con i QR code dei prodotti in vendita nei supermercati, ha inserito scaffali di negozio virtuali nelle stazioni della metro. Risultato? Spesa e checkout virtuale nei tempi d’attesa in stazione.
Arrivo e consegna dei prodotti al proprio domicilio nell’orario scelto dagli utenti.
Non è certo questo l’obiettivo a cui devono puntare le farmacie ma è senz’altro opportuno considerare un approccio multicanale in grado di contemplare differenti modalità di acquisto nel cosiddetto Customer Journey.
Non a caso, i nuovi consumatori decidono di acquistare un prodotto solo dopo esserci entrati in contatto e fruito informazioni dal sito internet, da esperienze social che ne enfatizzano le qualità, dal catalogo aziendale, nel punto vendita, piuttosto che da un contatto diretto attraverso l’App della farmacia.
Occorre ricordare che tutti i “touch point” forniti dalle nuove tecnologie, rappresentano un prezioso database che il titolare deve custodire ed elaborare correttamente per orientare le attività di marketing più congeniali al proprio business.
È chiaro che l’introduzione di ogni singolo strumento è un’operazione soggettiva da valutare attentamente assieme ai propri consulenti di fiducia.
Quello che occorre considerare è l’efficacia e il reale vantaggio rispetto all’impiego di un sistema multimediale e multicanale di comunicazione.