Farmacista Counselor

Il Farmacista Counselor: Una nuova frontiera della professione farmaceutica in Italia

Negli ultimi anni, il ruolo del farmacista in Italia ha subito un’importante evoluzione, ampliando le sue competenze e responsabilità oltre la tradizionale dispensazione dei farmaci. Una figura sempre più rilevante in questo contesto è quella del farmacista counselor.
Un professionista sanitario che coniuga le sue conoscenze farmaceutiche con abilità di comunicazione e counseling.

CHI È IL FARMACISTA COUNSELOR?
Il farmacista counselor è un farmacista che ha sviluppato competenze aggiuntive nel campo del counseling, della comunicazione efficace e dell’educazione terapeutica del paziente. Questa nuova figura professionale mira a fornire un supporto personalizzato ai pazienti,
aiutandoli a comprendere meglio la loro condizione di salute e a gestire in modo più consapevole ed efficace la propria terapia.

I COMPITI DEL FARMACISTA COUNSELOR
I principali compiti del farmacista counselor includono:

Counseling farmaceutico: Fornire consigli e supporto ai pazienti sull’uso corretto e sicuro dei farmaci, con particolare attenzione alle terapie croniche e ai pazienti fragili.
Collaborazione con il medico: Lavorare in sinergia con il medico per migliorare l’aderenza e l’ottimizzazione della terapia, attraverso una comunicazione costante e la condivisione di informazioni rilevanti.
Educazione sanitaria e prevenzione: Erogare servizi di educazione sanitaria e di prevenzione, promuovendo stili di vita salutari e la gestione proattiva della propria salute.
Supporto all’autogestione: Aiutare i pazienti a comprendere meglio la loro condizione di salute e a sviluppare competenze per gestire in modo efficace la propria terapia.

L’EVOLUZIONE DEL RUOLO DEL FARMACISTA IN ITALIA
L’introduzione della figura del farmacista counselor in Italia si inquadra in un più ampio processo di evoluzione del ruolo del farmacista. Si configura sempre più come un professionista sanitario proattivo e orientato al paziente.
Questo cambiamento è stato favorito da diverse iniziative normative e organizzative come l’istituzione del Servizio Farmaceutico Territoriale e la nascita di nuovi servizi farmaceutici.

PROSPETTIVE FUTURE 
Nonostante i progressi compiuti, il ruolo del farmacista counselor in Italia è ancora in fase di consolidamento, con margini di miglioramento sia a livello normativo che organizzativo.Tra le principali sfide future si annoverano:

La definizione più chiara degli ambiti di competenza e delle modalità di integrazione del farmacista counselor nell’équipe sanitaria.
Il rafforzamento della formazione specifica e del riconoscimento della specializzazione.
L’implementazione di strumenti e modelli organizzativi che facilitino l’erogazione dei servizi di counseling farmaceutico.

FARMACISTA CONSULENTE MA ANCHE IMPRENDITORE
Tuttavia, perché questo ruolo di consulente possa essere sostenuto e valorizzato nel tempo, è importante non dimenticare che la farmacia è comunque un’attività imprenditoriale che deve essere gestita con competenza e lungimiranza.
Aspetti come il controllo di gestione, il category management, le promozioni e le strategie di fidelizzazione della clientela richiedono investimenti e competenze specifiche.
Ecco perché è fondamentale che le farmacie sappiano integrare in modo efficace l’assistenza al paziente, con una visione imprenditoriale chiara e una gestione strategica. Solo così potranno garantire la sostenibilità nel tempo di questo ruolo di consulenza tanto prezioso per la comunità.

IL FARMACISTA COUNSELOR IN AMBITO ONCOLOGICO
Il farmacista counselor ha assunto un ruolo indispensabile anche in ambito oncologico.
Dal 2020, l’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori, ha introdotto questo ruolo per la gestione dei farmaci oncologici orali, creando uno spazio dedicato per supportare i pazienti.
Offre un servizio su appuntamento che permette di dedicare tempo a spiegare al paziente la corretta conservazione e assunzione dei farmaci, le interazioni e la gestione degli effetti avversi.Inoltre, svolge una ricognizione farmacologica, verifica l’aderenza alla terapia tramite diari, segnala eventi avversi e fornisce supporto a distanza.
Questa figura rappresenta un’importante evoluzione del farmacista ospedaliero, ampliando le sue competenze in modo strategico.
Un ruolo innovativo nel Sistema Sanitario Nazionale, in grado di migliorare la qualità dell’assistenza e promuovere un approccio centrato sul paziente.