Che sia pubblica o privata, la farmacia non è una Onlus ma un esercizio commerciale che si deve interfacciare con le esigenze dei consumatori e tener conto di un principio basilare: la sostenibilità economica.
Soprattutto negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con fattori esterni come le liberalizzazioni, l’arrivo delle parafarmacie, il concorso straordinario per le nuove sedi farmaceutiche e l’ingresso prepotente del Capitale.
A questo si aggiunge la consacrazione della Farmacia dei Servizi e il recente modello di Remunerazione (partito il 1° marzo 2024) che stabilisce un nuovo calcolo delle spettanze rispetto ai farmaci erogati in regime SSN.
Cambiamenti significativi che hanno generato un calo degli introiti o, nel migliore dei casi, ridisegnato la gestione economico finanziaria della farmacia.

Il farmacista manager d’azienda

Controllo di gestione, bilancio d’esercizio, stato patrimoniale, conto economico e magazzino sono concetti che fino a pochi anni fa erano esclusiva competenza del commercialista.
Oggi, non rappresentano più un universo sconosciuto per i farmacisti, ma sono nozioni ormai contemplate nell’orbita delle loro conoscenze.
Di conseguenza, soprattutto in relazione ai cambiamenti che hanno interessato il settore negli ultimi anni, il farmacista titolare dovrà alternare continuamente il ruolo di operatore sanitario a quello di imprenditore.

In molti casi ha dovuto spogliarsi del camice e indossare i panni dell’allievo per aggiungere le competenze manageriali a quelle tecnico-scientifiche. Di pari passo anche le Università hanno rivisto il piano di studi, integrandolo con specifiche discipline, utili alle recenti esigenze del mercato.
Padroneggiare nozioni relative al bilancio, per esempio, rappresenta la base per capire lo stato di salute della farmacia, quindi indispensabile per fornire elementi utili anche a chi, dall’esterno, deve comprendere la situazione economico-finanziaria e patrimoniale di un’azienda.

La definizione del prezzo, ordini, fatturazione e il supporto del gestionale

Ad influire sulla corretta gestione economico finanziaria della farmacia c’è indubbiamente la definizione del prezzo di vendita dei prodotti, nonché il controllo delle scorte di magazzino.
Per una corretta amministrazione del punto vendita, occorrerebbe conoscere inoltre la marginalità delle singole Business Unit, attuabile attraverso un’analisi delle informazioni forniti dalla Banca Dati Category.
Queste ultime operazioni sono agevolate notevolmente dalle funzionalità in capo al gestionale, come l’analisi statistica fornita, ad esempio, dall’ABC di Magazzino di Winfarm, che consente di incrociare il fatturato con le scorte e avere informazioni precise rispetto ai prodotti che non ruotano. Obiettivo? Fare degli acquisti consapevoli, oculati e soprattutto utili.

Applicativi come Check & Go Up facilitano invece il processo di controllo e gestione economico-finanziario che determina la situazione esatta della farmacia.
Uno strumento che ha la funzione di analizzare, gestire e ottimizzare le prestazioni aziendali, attraverso una risoluzione veloce delle anomalie presenti ed un processo di intervento diretto, semplice, efficace e risolutivo.

Il gestionale del Gruppo Pharmaservice, inoltre, ha una specifica funzione nella calcolatrice che sulla base dei costi fissi aziendali, definisce un indice propedeutico alla creazione del prezzo.

Con l’Analisi dei possibili ordini a ditta, infine, il sistema controlla periodicamente il fabbisogno della singola farmacia con l’indicazione dell’azienda produttrice, ai fini di effettuare un ordine diretto in grado di ottimizzare il margine.

Gli applicativi hanno il compito di facilitare le operazioni del farmacista titolare e fornire un controllo generale dell’attività oltreché fornire informazioni utili per non incorrere in ordini sovrastimati o riconciliazione delle fatture.
Forniscono le coordinate giuste, ma spetta sempre al titolare e ai professionisti del settore, mantenere la rotta giusta e raggiungere la destinazione senza incidenti di percorso.