Partirà il 1° marzo la nuova remunerazione per le farmacie
La legge di bilancio del 2024 ha introdotto un sistema misto di remunerazione per le farmacie italiane che porterà notevoli novità nel settore. Gli addetti ai lavori e le associazioni di categoria parlano di svolta epocale.
Fra poche settimane, dal 1° marzo prossimo, sarà costituita da un sistema misto a quote variabili e fisse di remunerazione, che considera sia il prezzo dei farmaci sia il numero di confezioni vendute.
Rispetto al prezzo dei farmaci, attualmente vengono considerate le seguenti quote di spettanza:
il 66,65 % riservato all’industria, il 3% riservato alla distribuzione intermedia ed infine una quota del 30,35% riservata alle farmacie.
La precedente quota della farmacia (30.35%) dal prossimo 1° marzo verrà sostituita dal nuovo modello così strutturato:
a) una quota percentuale del 6% (variabile) rapportata al prezzo al pubblico al netto dell’IVA per ogni confezione di farmaco;
b) una quota fissa pari a euro 0,55 per ogni confezione di farmaco con prezzo al pubblico non superiore a 4,00 euro;
c)una quota fissa pari a euro 1,66 per ogni confezione di farmaco con prezzo al pubblico compreso tra euro 4,01 e euro 11,00;
d) una quota fissa pari a euro 2,50 per ogni confezione di farmaco con prezzo al pubblico superiore a euro 11,00;
e) una quota fissa aggiuntiva pari a euro 0,100 per ogni confezione di farmaco appartenente alle liste di trasparenza, limitatamente all’anno 2024.
Dal 1° gennaio 2025 quest’ultima quota sarà rideterminata in euro 0,115.
Ma nel nuovo disegno remunerativo si è pensato anche alle farmacie con un fatturato più basso, soprattutto alle rurali ubicate nei piccoli comuni, dove a causa del calo del valore della spesa convenzionata il rischio chiusura è molto concreto.
In questo caso sono state riconosciute ulteriori quote aggiuntive:
a) una quota fissa aggiuntiva pari a euro 1,20 per ogni farmaco erogato dalle farmacie con fatturato SSN al netto dell’IVA non superiore a euro 150.000,00;
b) una quota fissa aggiuntiva pari a euro 0,58 per ogni farmaco erogato dalle farmacie – ad esclusione di quelle di cui alla lettera c) – con fatturato SSN al netto dell’IVA non superiore a euro 300.000,00;
c) una quota fissa aggiuntiva pari a euro 0,62 per ogni farmaco erogato dalle farmacie rurali sussidiate, come definite dalla legge 8 marzo 1968, n. 221, con fatturato SSN al netto dell’IVA non superiore a euro 450.000,00.
Le Software-house saranno sicuramente coinvolte in un processo di aggiornamento e una nuova modalità di tariffazione delle ricette.
Per dare la possibilità alle singole farmacie di verificare l’impatto relativo alla nuova remunerazione sul proprio punto vendita, il Gruppo Pharmaservice già dallo scorso ottobre, ha predisposto la procedura “Simulazione Nuova Remunerazione 2024” inserita nel “Menù Vendita“, sotto la voce “Business Intelligence“.
Sarà una svolta epocale, una vera rivoluzione secondo gli addetti ai lavori e come tutti i grandi cambiamenti, genera dubbi, timori e qualche mal di pancia. Ma come sostengono esperti e rappresentanti di categoria, la nuova remunerazione non si trasformerà in un vantaggio immediato per la totalità delle farmacie, ma piuttosto un modello che garantirà a tutti un miglioramento nel medio periodo.