Telemedicina, ormai una realtà in farmacia
L’innalzamento dell’età media nella popolazione del nostro Paese, implica un aumento degli anziani e di conseguenza delle patologie, spesso croniche, tipiche dell’età più avanzata. Parallelamente il Servizio Sanitario Nazionale è stato svilito e reso sempre più carente e macchinoso nella presa in carico dei pazienti, costretti ad attendere mesi o addirittura anni per esami di routine.
Questo ha spinto governo e istituzioni verso una riorganizzazione della rete di assistenza e dei servizi sanitari sul territorio, soprattutto nelle aree più isolate.
La Telemedicina fa la sua comparsa nelle farmacie con il D.Lgs 153/2009 e i successivi decreti attuativi che sanciscono la nascita della “Farmacia dei Servizi”.
Provvedimenti che hanno conferito alla farmacia lo “status” di presidio sanitario in grado di erogare, oltre ai farmaci, una serie di servizi aggiuntivi:
•Erogazione di specifiche prestazioni professionali di tipo infermieristico o fisioterapico presso le farmacie o a domicilio;
•Attività di prenotazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino e ritiro dei referti;
•Erogazione di prestazioni analitiche di prima istanza, rientranti nell’ambito dell’autocontrollo;
•Servizi di secondo livello erogabili con dispositivi strumentali.
Tra i servizi di secondo livello rientrano le prestazioni di telemedicina. Nello specifico, le farmacie sono in grado di effettuare elettrocardiogrammi, spirometrie, holter pressori e holter cardiaci.
Questi test diagnostici consistono in telerefertazioni a distanza, effettuate in tempo reale e certificate da medici specialisti.
La farmacia è stata individuata come player cruciale per contribuire alla capillarizzazione dell’assistenza di prossimità, poiché in grado di garantire:
• Equità di accesso all’assistenza sanitaria, tramite l’agevolazione dell’accesso alle prestazioni sul territorio e nelle aree remote e la conseguente riduzione degli spostamenti;
• Miglior qualità dell’assistenza attraverso la garanzia della continuità delle cure, direttamente presso il domicilio del paziente;
• Miglior efficacia, efficienza, appropriatezza, grazie allo scambio di informazioni tra professionisti e il monitoraggio delle terapie, nonché tramite la riduzione i tempi di attesa;
• Contenimento della spesa, conseguente all’applicazione delle utilità espresse ai precedenti punti.
La farmacia si propone inoltre come soggetto fondamentale nella sistematica attività di monitoraggio delle patologie croniche come quelle respiratorie e cardiovascolari. Anche alla luce del sub-investimento della Missione 6 del PNRR (“Telemedicina per un miglior supporto ai pazienti cronici”), le farmacie territoriali sono in grado di partecipare alla presa in carico del paziente, specialmente cronico, effettuando alcune delle prestazioni rientranti nel suo percorso diagnostico-terapeutico e costituendosi – anche attraverso l’attività di telemonitoraggio – come punti di riferimento nella sorveglianza del patient journey, a tutto vantaggio di una razionale ripartizione delle competenze ospedale-territorio e di risposte più vicine ai bisogni del cittadino.
Tali compiti possono esplicarsi prendendo parte al servizio di assistenza domiciliare integrata, erogando servizi di secondo livello rivolti ai singoli assistiti, in coerenza con le linee guida ed i percorsi diagnostico-terapeutici previsti per le specifiche patologie, ivi comprese prestazioni analitiche.
L’implementazione dei servizi di telemedicina in farmacia, già consolidata in ambito privato, adesso è pronta ad essere inserita in modo strutturale all’interno dei percorsi ordinari del SSN come risposta ai nuovi bisogni di salute della cittadinanza, da soddisfare mediante la riorganizzazione dei livelli di assistenza territoriale.